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Kofi Annan è piccoletto, gentile, carismatico, sprizza autorevolezza. Al Gore è massiccio, corpulento, americano e si vede. Li ho ascoltati ambedue parlare di clima nelle ultime edizioni del Festival di Cannes. Al Gore un paio di anni fa, gran cancan, file kilometriche fuori dal Palais sotto il sole, niente acqua, niente aria condizionata, una specie di martirio.
Kofi Annan , l’ho incontrato quest’anno, le misure di sicurezza infinitamente meno severe, la foto l’ho scattata io insieme ad altri giornalisti, ad un metro da lui, sulla croisette. Era a Cannes insieme a Bob Geldof, in occasione delle presentazione di una campagna promozionale in favore the climate justice, la campagna dal titolo “tck tck tck” (vedete il banner qua di fianco) creata per fare pressione sui leaders mondiali in occasione del Summit di Copenhagen.
Il tempo passa, combatti a favore del clima. Sapete che in un primo tempo sia Obama che il Presidente cinese ( i maggiori inquinatori del mondo) avevano detto che a Copenhagen non si sarebbe deciso un bel nulla.
Beh pare che qualcosa sia cambiato e che in effetti sia la Cina che Obama siano disponibili a vedere di ridurre le emissioni.
Ma il vero problema sono le emissioni? Veramente noi stiamo guardando il clima dal punto di vista giusto? Per lo più lo guardiamo dal punto di vista della natura. Stiamo rovinando la natura. Ma il cambiamento del clima sta cambiando in primis la vita di intere popolazioni, costrette a inondazioni o siccità. Morire di fame o di sete o di carenze alimentari è legato sempre e comunque all’acqua, alle pioggie, al ritmo delle stagioni.
A Copenhagen si spera che decideranno di ridurre le emissioni, di mettere mano al nostro futuro e mettere mano al “Climate justice”. Cliccate sul banner e ne saprete di più.
Una cosa però mi è apparsa buffa e desolante allo stesso tempo
Kofi Annan nel suo speech, davanti a migliaia di pubblicitari e centinaia di giornalisti, ha raccontato come è stato coinvolto, insieme a Bob Geldof in questa iniziativa. Quando gli chiesero di fare da testimonial lui fece una sola richiesta , conosco, disse, come ragionano le agenzie di pubblicità, gli chiedi di fare una campagna sul clima e loro ti portano una bellissima foto di un orso polare su un ghiacciaio che si scioglie. Io voglio parlare di bambini che muoiono di sete, di tribù africane costrette a migrare e morire, di popoli cancellati dalla faccia della terra perché il loro territorio è stato desertificato. Noi in Africa patiamo le scelte industriali dei paesi piu ricchi che non si curano di inquinare pur di mantenere il loro livello di sviluppo alto.
Aggiungo io che è di questi giorni la notizia del furto di terra, intere terre fertili in africa conquistate da cinesi che le coltivano per sfamare i loro popoli, senza curarsi dei popoli che su quelle terre vivono.
Questo doveva essere il climate justice.
Giustizia per gli ultimi.
E infatti cosa riporta la copertina di Sette, il magazine tornato oggi in edicola e dedicato proprio al clima con un articolo di Al Gore?
Un orso polare su un ghiacciaio che si scioglie.

“I grandi della terra si vedranno tra pochi giorni a Copenhagen per discutere di ambiente. Ma dare una speranza a questo orso (e al pianeta) è innanzi tutto una “nostra scelta”. Parola di Premio Nobel.

Vorrei mandarla a Kofi. E ai bambini africani la vogliamo dare una speranza?


4 pensieri su “tcktcktck

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