Ho lasciato che tu mi guardassi un’ultima volta, come si sguarda una statuina Lladro mentre cade dall’alto, piccoli attimi ancora vivi prima di infrangersi. Non hai provato immaginare dove erano finiti i pezzi, ti sei limitato a spazzarmi via con le briciole della tua vita.
Ma una piccola mano ti attende , cacciata in un angolo sotto un mobile che nessuno apre mai. Salterà fuori, come saltano fuori i ricordi dimenticati, sarà sporca delle ragnatele della tua negligenza, e non avrai più niente a cui riportarla, solo quei brevi attimi di caduta, egoista nel cacciar via la colpa.