oltre

Vorrei che te ne andassi. Non da questo luogo, da queste ore, da questi spazi. Vorrei che te ne andassi da questi fili d’erba, schiacciati sotto il mio corpo e intorno a me , verdi e umidi.
Umidi come gli occhi che potrei finalmente chiudere.
Vorrei che te ne andassi, e potrei finalmente respirare fino in fondo , lasciando che l’aria arrivasse anche oltre il cuore, oltre le ciglia, oltre.
Oltre, nelle mani che cercano di descrivere con movimento rotondo, il mio e il tuo spazio, fin qui, fin lì.
Vorrei che te ne andassi, lontano, perso, dimenticato, solo e sconosciuto. Sconosciuto come lo sei in questo momento, che ti guardo e so di non averti mai visto.
Soffiare via lontano da me il tuo ricordo e la voglia.
La voglia che non so nascondere se mi guardi con questa sete negli occhi.

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