Vedere – Sentire – Cambiare

Ormai non riesco più a scrivere e leggere correttamente senza gli occhiali. E’ avvenuto tutto molto velocemente e questo dà un timing preciso di decadenza che fastidia un attimo. Non che ci sia niente da fare, il mio aspetto a maestrina casalinga francamente è pure divertente. A parte che perdo sempre gli occhiali, ma mi dicono che è normale. Ne ho già comprate due paia. Uno staziona sul comodino, come se riuscissi a leggere la sera e invece non crollassi sotto il peso della stanchezza arretrata e della Mia che non si capisce come mai trova un suo diritto dormirmi sulla pancia e si incazza pure con sonori maooooooooo se ti provi a spostarla. Ora per esempio non li trovo e per mettere a fuoco lo schermo sto facendo stretching alle mani.. per fortuna ho le braccia lunghe.

Stavo riflettendo su una riflessione, alcuni amici pubblicitari hanno aperto un blog, radio venerdì 17, il tono è del cazzeggio impegnato, la discussione è tematica e rivolta prevalentemente al settore, ma quello che fa riflettere è la forma scelta dagli autori. L’audio. E’ un audio-blog. Il sottotitolo è infatti “la voce che abbiamo perso”. Ed è vero che, oltre la voce di rappresentanza che rivendicano, noi, qua nella rete, abbiamo perso tanti dei nostri suoni, mentre l’udito è un senso che ci appartiene e ci completa. Cerchiamo voce nella voce altrui, postando video, musica, per trasmettere emozioni, sensazioni, stati d’animo, ma non postiamo quasi mai noi stessi. Cercherò di farlo. E’ importante che io mi esprima anche oltre le parole scritte. Comunico quindi che cercherò di rubare l’idea. Quando? Non so, visti i ritmi di ammuffimento direi velocemente, prima di aver bisogno dell’apparecchio acustico…

Buona settimana a tutti.

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